1

GIUSEPPE GIOVARA ©  

Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi , Torino, prima metà XIX secolo

Altezza x larghezza x profondità: 19,5 x 30 x 19 cm. Peso: 2318 gr.
di forma rettangolare, la base riccamente decorata con motivi a volute fogliate con quattro putti alati sugli angoli.
Nella parte superiore sono collocati due contenitori circolari destinati all'inchiostro e le due contenitori lungitudinali per le penne.
Centralmente è posto un busto maschile su basamento a plinto quadrato, deocorato su un lato il bastone di Asclepio, simbolo risalente alla Grecia antica e associato alla medicina e sull'altro dalla seguente iscrizione in latino:

EQ ALEXANDRO RIBERI CL V  - IN PATRIO ATHENAEO PP  - CVIVS OPERA A LETHALI MORBO  - AD PRISTINAM CORPORIS INTEGRITATEM - INSPERATO EST RESTITVTVS -  CAR BERAVDUS PRALORMI COMES  - BENEFICIT MEMOR.

Carlo Beraudo di Pralormo (1784–1855) fu un diplomatico piemontese di rilievo. Iniziò la carriera a Berlino nel periodo post-napoleonico, poi fu attivo a Parigi, Monaco, L'Aia e Vienna, dove rappresentò il Regno di Sardegna per oltre un decennio. Partecipò al congresso di Verona nel 1822. Dal 1834 fu ministro delle Finanze e poi dell'Interno sotto Carlo Alberto, incarichi che lasciò nel 1841 per ritirarsi. Tornò in politica nel 1848 con lo Statuto Albertino, divenne senatore e concluse la pace con l’Austria dopo Novara (1849). Fu anche ambasciatore a Parigi. Per i suoi meriti ricevette il Collare dell'Annunziata e fu nominato ministro di Stato.
Alessandro Riberi nacque a Stroppo (Cuneo) nel 1794. Rimasto orfano di madre da bambino, fu cresciuto dalla nonna e avviato agli studi con il fratello maggiore. Si iscrisse alla scuola medico-chirurgica dell’Università di Torino nel 1810, dove si distinse per le sue abilità pratiche in anatomia e dissezione. Laureatosi in chirurgia nel 1815, conseguì anche la laurea in medicina a Genova nel 1817, sostenendo la riunificazione tra medicina e chirurgia. Iniziò la carriera accademica e ospedaliera come assistente e incisore anatomico all’ospedale S. Giovanni di Torino. Nel 1820 pubblicò il suo primo trattato scientifico. Nonostante non fosse coinvolto direttamente nei moti del 1821, aiutò alcuni compromessi a fuggire in Francia, gesto che lo rese inviso alle autorità accademiche, ma non ostacolò la sua carriera.

Punzonata con il marchio di garanzia utilizzato per i grossi lavori d’argento a 1° titolo (950/1000) in uso a Torino, Regno di Sardegna, dal 1824 al 1861 e con il marchio dell'argentiere Giuseppe Giovara.
Bibliografia:
(cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, tav. XII e p. 15 e segg.).
Il marchio dell'argentiere, per quanto di difficile lettura sembrerebbe orrispondere a quello del Giuseppe Giovara, il cui marchio raffigura un'ellisse orizzontale racchiudente le iniziali G e G inframezzate da un'arpa. La sagoma dell'impronto rimasto, con le due lettere G separate da una figura triangolare, è infatti similare a quella del marc hio  riprodotto dal Bargoni come marchio depositato dal Giovara nel 1824 (cfr. Idem, cit. fig. G 105, p. 139).
23/05/2025 15:10:57
Termine asta
1g -24h 0m 0s
Tempo rimanente
€ 3.500,00 / 4.500,00
Stima
2.800,00 €
Base d'asta
 €
La tua offerta
(Il Prezzo di riserva non è stato raggiunto) (Il Prezzo di riserva è stato raggiunto)
Imposta la tua offerta massima
  EUR
Offri
Asta Live 342

CURIOSITÉS DI ARTE EUROPEA E ORIENTALE ARGENTI, AVORI, CORALLI, ICONE E WUNDERKAMMER

Palazzo Caetani Lovatelli, mer 11 Giugno 2025
TORNATA UNICA 11/06/2025 Ore 15:00
Scopri lotti simili