Il dipinto è stato ricondotto al catalogo di Giuseppe Assereto da Camillo Manzitti.
Figlio e allievo di Gioacchino, Giuseppe è noto anche come Maestro dell'Oratorio di San Giacomo alla Marina, ove si custodisce il suo dipinto più celebre, la Predica di San Giacomo del 1650 circa. L'opera rivela la marcata impronta della matura produzione paterna, in cui Gioacchino esprime una più accentuata sensibilità tenebrosa. La tela trova specifici confronti con altre composizioni di Giuseppe Assereto: in particolare l'Adorazione dei pastori in collezione privata a Reggio Emilia rpubblicata da Tiziana Zennaro in Gioacchino Assereto e i pittori della sua scuola (Soncino 2011, vol. II, p. 608, n. E30), ma si devono qui ricordare anche le tele di medesimo soggetto conservate al Zeromski Muzeum in Polonia e in ubicazione ignota (Ead., E28-29, pp. 607-609).
07/06/2025 21:42:38
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