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Girolamo Brusaferro
(Venezia, 1684 - 1760)

La cacciata di Agar e Ismaele

Olio su tela
cm. 132x97. Con cornice
Il dipinto è stato confermato a Domenico Brusaferro dalla Dott.ssa Anna Pietropolli su base fotografica.
L'opera è presente nell'archivio della Fototeca Zeri, scheda numero 67483, come opera di artista anonimo veneziano oppure come Gaspare Diziani o Sebastiano Ricci. Al verso della Foto 128097 nota autografa di F. Zeri a matita: "20 feb. 1970, from Roy Fisher as Sebastiano Ricci".

Il dipinto raffigura l'episodio biblico (Genesi 16, 1-6; 21, 9-15) della cacciata della serva egiziana Agar e del figlio Ismaele, nato dall'unione con Abramo, decisa da Sara, moglie di Abramo, dopo la nascita miracolosa del loro figlio Isacco poiché quest'ultimo veniva schernito dal fratellastro. Agar e Ismaele furono così abbandonati nel deserto di Bersabea con del pane e un otre d'acqua e solo l'intervento di un angelo poté salvarli dalla morte certa.
Il dipinto fornisce una rappresentazione di esemplare chiarezza del momento dell'addio, con tutti i protagonisti della scena presenti e facilmente identificabili. Spicca così la gestualità risoluta di Sara, quella più interlocutoria di Abramo, quella sofferente di Agar e l'incrocio ambigui di sguardi fra i due bambini. Come già annotato da Federico Zeri, in questa bella tela risulta evidente il dialogo dell'autore soprattutto con Sebastiano Ricci (al quale, non a caso, a lungo l'opera è stata attribuita) e in subordine con Gaspare Diziani. Termini di confronto stringenti nel corpus di Brusaferro possono essere individuati con le due tele della chiesa di Santo Spirito a Spalato raffiguranti Beniamino condotto davanti a Giuseppe e l'Incontro tra Giacobbe e Giuseppe, o con la Madonna col Bambino in trono  e santi della Parrocchiale di Stabello (Bergamo).
Provenienza:
Sotheby's, London, 3 July 1963, lot 106 (come Sebastiano Ricci);
Roy Fisher, New York, 1970 (come Sebastiano Ricci);
Collezione privata, Pennsylvania, USA (come Sebastiano Ricci);
Collezione privata, Roma.
Bibliografia:
A. Pasian, Girolamo Brusaferro sacro e profano, in AFAT - Arte in Friuli Arte a Trieste, vol. 30, 2011, pp. 64-65, fig. 7.
06/06/2025 13:47:59
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