Il dipinto è accompagnato da un'expertise del prof. Nicola Spinosa.
Come segnala Nicola Spinosa, la tela è inedita e costituisce una notevole aggiunta al catalogo di Luca Giordano. L'opera rappresenta Ercole nudo - barbuto, riccioluto e possente come impone la tradizione iconografica - che tiene sulle spalle la moglie Deianira dopo averla sottratta al tentativo di violenza del centauro Nesso. Lo studioso rileva opportunamente come l'opera trovi la sua naturale collocazione alla fine degli anni Settanta del XVII secolo, accanto a opere come il Ritrovamento di Mosè e Mosé con il serpente di bronzo della collezione Schönborn di Pommersfelden, Marte, Venere e Vulcano dell'Akademie für Bildenden Kunste di Vienna, o ancora Ercole e Onfale del Museo di Capodimonte a Napoli. Anche nella tela qui in oggetto si ammira l'energia plastica e il dinamismo della composizione, accentuati dalla concentrata compressione del gruppo delle due figure e dal loro complesso e concitato intreccio, come pure il virtuosismo coloristico, in cui sapienti accensioni luministiche vivificano le dominanti gamme brunite. A ulteriore conferma della brillante riuscita della composizione, di recente è transitata in asta Capitolium (16 aprile 2025, l. 50), genericamente descritta come "Artista del XVII secolo", una copia di modesta qualità del presente dipinto, riferibile a uno dei tanti seguaci di Luca Giordano attivi fra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.
Provenienza: Collezione privata, Napoli.
08/06/2025 04:46:19
Termine asta
1g-24h0m0s
Tempo rimanente
€ 20.000,00 / 30.000,00
Stima
13.000,00 €
Base d'asta
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