Valutazione GIUSEPPE RIVAROLI
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Biografia
Giuseppe Rivaroli, nato a Cremona il 8 dicembre 1885 e scomparso a Roma nel 1943, è stato un importante pittore e decoratore italiano del primo Novecento. Proveniente da una famiglia modesta, Rivaroli dovette affrontare numerose difficoltà economiche per realizzare il suo sogno artistico. Si formò all'Accademia di Brera a Milano, dove fu allievo di Cesare Tallone e Giuseppe Mentessi, per poi proseguire gli studi all'Accademia di Parma. Il suo talento gli permise di vincere il prestigioso pensionato Fanny Ferrari, che gli consentì di trasferirsi a Roma per perfezionare la sua arte.
A Roma, Rivaroli si affermò come uno dei principali interpreti della pittura decorativa e figurativa dell'epoca. Tra le sue opere più celebri si ricordano gli affreschi realizzati nel 1928 per la sede del Ministero della Marina, con il tema di Roma, e altre tele come "La Vittoria", esposta alla mostra «Amatori e Cultori» di Roma nel 1922, e i due "Cavalli" acquistati dal Re alla Mostra dell'Animale nell'Arte del 1930. La sua tavolozza calda e vivace, unita a una profonda conoscenza del nudo e a un forte senso decorativo, lo distinsero tra i colleghi contemporanei. Rivaroli si dedicò anche a soggetti campestri, animali e scene di vita quotidiana, come testimoniano opere come "Primigi Raggi", "Scena campestre" e "Due cani".
La produzione di Giuseppe Rivaroli è stata oggetto di numerose stime e valutazioni da parte di case d'aste e gallerie, tra cui Bertolami, che ha trattato le sue opere in diversi cataloghi e aste. Oggi le sue tele e i suoi disegni sono ricercati da collezionisti e appassionati di arte italiana, grazie alla qualità esecutiva e alla capacità di raccontare la realtà con sensibilità e vigore espressivo.
A Roma, Rivaroli si affermò come uno dei principali interpreti della pittura decorativa e figurativa dell'epoca. Tra le sue opere più celebri si ricordano gli affreschi realizzati nel 1928 per la sede del Ministero della Marina, con il tema di Roma, e altre tele come "La Vittoria", esposta alla mostra «Amatori e Cultori» di Roma nel 1922, e i due "Cavalli" acquistati dal Re alla Mostra dell'Animale nell'Arte del 1930. La sua tavolozza calda e vivace, unita a una profonda conoscenza del nudo e a un forte senso decorativo, lo distinsero tra i colleghi contemporanei. Rivaroli si dedicò anche a soggetti campestri, animali e scene di vita quotidiana, come testimoniano opere come "Primigi Raggi", "Scena campestre" e "Due cani".
La produzione di Giuseppe Rivaroli è stata oggetto di numerose stime e valutazioni da parte di case d'aste e gallerie, tra cui Bertolami, che ha trattato le sue opere in diversi cataloghi e aste. Oggi le sue tele e i suoi disegni sono ricercati da collezionisti e appassionati di arte italiana, grazie alla qualità esecutiva e alla capacità di raccontare la realtà con sensibilità e vigore espressivo.