Valutazione Pompeo Batoni
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Biografia
Pompeo Girolamo Batoni nacque a Lucca nel 1708, figlio dell'orafo Paolino Batoni, da cui apprese i primi rudimenti del disegno e della cesellatura dei metalli preziosi. Ancora giovanissimo si dedicò al disegno e nel 1727 si trasferì a Roma per completare la sua formazione artistica. Qui studiò le opere di grandi maestri come Raffaello, Annibale Carracci e Guercino, oltre a dedicarsi allo studio delle sculture antiche vaticane. Frequentò le botteghe di pittori come Giandomenico Lombardi, Domenico Brughieri, Francesco Ferdinandi e Agostino Masucci, affinando uno stile personale che univa elementi barocchi e neoclassici.
Nel corso degli anni '30 iniziò a ricevere importanti commissioni pubbliche, tra cui la celebre "Madonna in trono con santi" per la chiesa di San Gregorio al Celio a Roma e la "Caduta di Simon Mago" per la basilica di San Pietro, oggi conservata a Santa Maria degli Angeli. Batoni si affermò soprattutto come ritrattista, diventando il pittore prediletto dai nobili stranieri in visita a Roma per il Grand Tour, tra cui inglesi, irlandesi e personalità di rilievo come l'imperatore Giuseppe II e papa Pio VI.
Le sue opere si distinguono per una pennellata chiara e spedita, ispirata anche alla scuola francese, e per una personale idea di bellezza classica. Tra i suoi soggetti sacri più noti si annovera il "Sacro Cuore di Gesù" (1767) custodito nella Chiesa del Gesù a Roma. Batoni realizzò inoltre decorazioni per il giardino del Quirinale e Palazzo Colonna, e ritratti di figure illustri come Metastasio. Morì a Roma nel 1787, lasciando un'eredità artistica che rappresenta un ponte tra il Barocco e il Neoclassicismo.
Nel corso degli anni '30 iniziò a ricevere importanti commissioni pubbliche, tra cui la celebre "Madonna in trono con santi" per la chiesa di San Gregorio al Celio a Roma e la "Caduta di Simon Mago" per la basilica di San Pietro, oggi conservata a Santa Maria degli Angeli. Batoni si affermò soprattutto come ritrattista, diventando il pittore prediletto dai nobili stranieri in visita a Roma per il Grand Tour, tra cui inglesi, irlandesi e personalità di rilievo come l'imperatore Giuseppe II e papa Pio VI.
Le sue opere si distinguono per una pennellata chiara e spedita, ispirata anche alla scuola francese, e per una personale idea di bellezza classica. Tra i suoi soggetti sacri più noti si annovera il "Sacro Cuore di Gesù" (1767) custodito nella Chiesa del Gesù a Roma. Batoni realizzò inoltre decorazioni per il giardino del Quirinale e Palazzo Colonna, e ritratti di figure illustri come Metastasio. Morì a Roma nel 1787, lasciando un'eredità artistica che rappresenta un ponte tra il Barocco e il Neoclassicismo.