Questa tela di notevole intensità espressiva mostra esemplarmente la profonda influenza esercitata su Gregorio Preti da Caravaggio (a partire dal San Girolamo Borghese) e Ribera, ma anche la ricezione della maniera del fratello minore Mattia. San Girolamo appare qui come improvvisamente distratto dalla sua attività di traduzione in latino della Bibbia, più che da un evento fisico, da una sorta di agnizione spirituale, che giustifica il carattere vago ma assorto della sua espressione. Il dipinto è riferibile a una fase di piena maturazione dello stile di Gregorio, intorno alla metà del secolo, e si apparenta a opere come l'Eraclito e Democrito dell'Amministrazione provinciale di Catanzaro, il Martirio di San Bartolomeo della Galleria Sabauda di Torino e il Santo Vescovo in Collezione Taverna a Roma.
Provenienza: Collezione privata, Napoli.
07/06/2025 20:31:56
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