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Bernardo Cavallino (Napoli, 1616 - 1656)Attribuito a
Allegoria della Musica o La Musa Euterpe
Olio su tela
cm. 98x73. Con cornice
Il dipinto è stato riferito a Bernardo Cavallino dal Prof. Nicola Spinosa su base fotografica (comunicazione via email alla proprietà).
Il dipinto è catalogato nella fototeca Zeri con il numero di inventario 75184.
Questa bella composizione, incentrata sulla figura allegorica femminile, si allinea alla galleria di giovinette aggraziate e malinconiche concepite dal raffinato pennello di Bernardo Cavallino. L'immagine può essere interpretata sia come raffigurazione di Euterpe, musa della musica e della poesia lirica, sia come Allegoria della musica: due letture che in realtà possono senz'altro coesistere arricchendosi vicendevolmente. Pur facendo perno esclusivo sul busto della fanciulla seduta, intenta a scrivere con la mano destra mentre la sinistra regge un po' faticosamente una tromba naturale barocca, la composizione risulta attentamente studiata, con l'accurata torsione del busto e della testa e lo strumento che sembra seguire in parallelo la diagonale delineata dal collo e dalla testa, mentre la monumentale colonna sinistra conferisce equilibrio strutturale all'insieme. I tratti delicati e l'espressione vaga apparentano questa effige, astratta e avulsa da qualsiasi intento realistico, ad altre immagini di giovani donne eseguite da Cavallino, come le Allegorie della Pittura in collezioni private di Roma e Napoli, la Santa Caterina d'Alessandria del Barber Institute di Birmingham, la Santa Cecilia del Museum of Fine Art di Boston o la Santa Cristina del Blanton Museum di Austin, Texas.
Il dipinto è catalogato nella fototeca Zeri con il numero di inventario 75184.
Questa bella composizione, incentrata sulla figura allegorica femminile, si allinea alla galleria di giovinette aggraziate e malinconiche concepite dal raffinato pennello di Bernardo Cavallino. L'immagine può essere interpretata sia come raffigurazione di Euterpe, musa della musica e della poesia lirica, sia come Allegoria della musica: due letture che in realtà possono senz'altro coesistere arricchendosi vicendevolmente. Pur facendo perno esclusivo sul busto della fanciulla seduta, intenta a scrivere con la mano destra mentre la sinistra regge un po' faticosamente una tromba naturale barocca, la composizione risulta attentamente studiata, con l'accurata torsione del busto e della testa e lo strumento che sembra seguire in parallelo la diagonale delineata dal collo e dalla testa, mentre la monumentale colonna sinistra conferisce equilibrio strutturale all'insieme. I tratti delicati e l'espressione vaga apparentano questa effige, astratta e avulsa da qualsiasi intento realistico, ad altre immagini di giovani donne eseguite da Cavallino, come le Allegorie della Pittura in collezioni private di Roma e Napoli, la Santa Caterina d'Alessandria del Barber Institute di Birmingham, la Santa Cecilia del Museum of Fine Art di Boston o la Santa Cristina del Blanton Museum di Austin, Texas.
Provenienza:
Collezione privata, Napoli
Collezione privata, Napoli
Asta Live 343
DIPINTI ANTICHI DAL XIV AL XIX SECOLO
Palazzo Caetani Lovatelli, mar 24 Giugno 2025
TORNATA UNICA 24/06/2025 Ore 15:00
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