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Comò Reggenza francese, Parigi, inizio XVIII secolo
Altezza x larghezza x profondità: 91,5 x 130,5 x 64 cm.
Comò bombato in stile Luigi XV copn iano sagomato in marmo Brèche grigio, lastronato in bois de violette (Dalbergia cearensis, Ducke, 1925) e in bois de rose (Dalbergia spp.) con intarsi a spina.
Decorato con importanti applicazioni in bronzo dorato finemente cesellato e con motivi vegetali e mascheroni femminili sui montanti riporta su tre dei quattro angoli del piano il timbro "PM".
Questo mobile appartiene a un gruppo di commodes a tombeau del modello detto “à pont”, tanto anonime quanto marchiate dai nomi Louis Delaître, Painsun o punzonate con il marchio a ferro “PM”.
Oltre al nostro esemplare, se ne conosce un secondo, di aspetto quasi identico), che reca anch’esso il punzone PM e proviene dall’antica collezione dell’antiquario Jules Couderc e un terzo, il quale, benché privo di tale marchio, può essere attribuito alle commodes realizzate da questo stesso ebanista.
A parte il monogramma PM, la commode dell’antica collezione Jules Couderc presentava anche un’etichetta di “Bertin, marchand et mercier, à la Toison d’Or, rue du Roule”, datata 1722, che permette di datare l’insieme di questi mobili.
Si noterà che i bronzi delle tre commodes si ispirano a quelli di André-Charles Boulle, sia nei mascheroni di Flora usati come bocchette per le serrature, sia nei piedi a forma di zampa di leone, o ancora — sulla commode dell’ex collezione Couderc — nelle cariatidi con teste di mascheroni femminili ornate da palmette.
Inoltre, i tre mobili sono realizzati in impiallacciatura di bois de violette disposta a spina di pesce e sormontati da piani in marmo rosso griotte.
Il punzone PM rimane per il momento piuttosto misterioso: si potrebbero prendere in considerazione almeno tre ebanisti le cui iniziali corrispondono a queste lettere.
Il primo è Pierre Moulin, qualificato come ébéniste a Parigi, residente in Grande-Rue-du-Faubourg-Saint-Antoine nel 1710, quando sposò, il 6 novembre, Jeanne Mainguet.
Era figlio del defunto Pierre Moulin, pittore e verniciatore, e di Geneviève Alexandre, che in seconde nozze aveva sposato François Painsun, anch’egli ébéniste, il quale aveva messo in apprendistato Pierre Moulin il 28 luglio 1700 presso Bernard Van Risen Burgh, altro grande ébéniste del Faubourg Saint-Antoine.
Il secondo potrebbe essere Pierre III Migeon (1665 – circa 1717/1719); infine, il terzo potrebbe essere suo figlio, Pierre IV Migeon (1696 – 1758), che ottenne la maestria verso il 1721 e divenne in seguito uno dei più importanti marchands-ébénistes del Faubourg Saint-Antoine.
Va tuttavia notato che si conoscono solo i marchi per esteso dei due Migeon quindi l’attribuzione piu probabile potrebbe essere quella a Pierre Moulin.
Decorato con importanti applicazioni in bronzo dorato finemente cesellato e con motivi vegetali e mascheroni femminili sui montanti riporta su tre dei quattro angoli del piano il timbro "PM".
Questo mobile appartiene a un gruppo di commodes a tombeau del modello detto “à pont”, tanto anonime quanto marchiate dai nomi Louis Delaître, Painsun o punzonate con il marchio a ferro “PM”.
Oltre al nostro esemplare, se ne conosce un secondo, di aspetto quasi identico), che reca anch’esso il punzone PM e proviene dall’antica collezione dell’antiquario Jules Couderc e un terzo, il quale, benché privo di tale marchio, può essere attribuito alle commodes realizzate da questo stesso ebanista.
A parte il monogramma PM, la commode dell’antica collezione Jules Couderc presentava anche un’etichetta di “Bertin, marchand et mercier, à la Toison d’Or, rue du Roule”, datata 1722, che permette di datare l’insieme di questi mobili.
Si noterà che i bronzi delle tre commodes si ispirano a quelli di André-Charles Boulle, sia nei mascheroni di Flora usati come bocchette per le serrature, sia nei piedi a forma di zampa di leone, o ancora — sulla commode dell’ex collezione Couderc — nelle cariatidi con teste di mascheroni femminili ornate da palmette.
Inoltre, i tre mobili sono realizzati in impiallacciatura di bois de violette disposta a spina di pesce e sormontati da piani in marmo rosso griotte.
Il punzone PM rimane per il momento piuttosto misterioso: si potrebbero prendere in considerazione almeno tre ebanisti le cui iniziali corrispondono a queste lettere.
Il primo è Pierre Moulin, qualificato come ébéniste a Parigi, residente in Grande-Rue-du-Faubourg-Saint-Antoine nel 1710, quando sposò, il 6 novembre, Jeanne Mainguet.
Era figlio del defunto Pierre Moulin, pittore e verniciatore, e di Geneviève Alexandre, che in seconde nozze aveva sposato François Painsun, anch’egli ébéniste, il quale aveva messo in apprendistato Pierre Moulin il 28 luglio 1700 presso Bernard Van Risen Burgh, altro grande ébéniste del Faubourg Saint-Antoine.
Il secondo potrebbe essere Pierre III Migeon (1665 – circa 1717/1719); infine, il terzo potrebbe essere suo figlio, Pierre IV Migeon (1696 – 1758), che ottenne la maestria verso il 1721 e divenne in seguito uno dei più importanti marchands-ébénistes del Faubourg Saint-Antoine.
Va tuttavia notato che si conoscono solo i marchi per esteso dei due Migeon quindi l’attribuzione piu probabile potrebbe essere quella a Pierre Moulin.
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